Dal diario di un ragazzo di seconda media:
“Oggi è il primo giorno di scuola; una scuola diversa da sempre. Questa mattina, mi sono alzato dal letto pieno di entusiasmo, non vedevo l’ora di arrivare e di scoprire cosa mi aspettava. Mi incamminavo verso la scuola con passo svelto e deciso ma più mi avvicinavo, più mi veniva un timore su cosa avrei trovato e così attendevo con i miei amici davanti alla scuola pieno di curiosità. Appena sono entrato ho iniziato sempre di più a toccare con mano diversi cambiamenti:i banchi distanziati, le mascherine sul volto di tutti, disinfettante sempre presente e un po’ di timore e curiosità negli occhi di tutti i miei compagni. Ma il vero e più importante cambiamento è quello interiore, in classe manca quella spontaneità, quella naturalezza e quella libertà di raccogliere un oggetto a un compagno, scambiarsi la merenda, giocare a pallone con le carte argentate o abbracciare un amico. In questo nuovo anno mancano tante normali abitudini e inoltre pian piano le persone iniziano ad avere paura. Malgrado ci siano queste maggiori difficoltà da affrontare sono contento perché, dopo molto tempo, finalmente sono tornato a scuola. Il mio unico timore e che ci possa essere un altro lockdown ma so che tutti noi ci impegneremo per impedirlo e per riportare la scuola alla sua normalità riottenendo la spontaneità e la naturalezza che si hanno normalmente.A volte desidero che tutto ciò non fosse accaduto ai nostri giorni ma come dice lo scrittore JJR Tolkien “NON SPETTA A NOI DECIDERE, POSSIAMO SOLO SCEGLIERE COSA FARE CON IL TEMPO CHE CI VIENE CONCESSO”.
Di Giovanni A, seconda media.
Si segnala, quale triste coincidenza, che la sera della pubblicazione di questo articolo, giovedì 15 ottobre 2020, Vincenzo De Luca, Presidente della regione Campania, ha ordinato la chiusura delle scuole della sua regione fino al 30 ottobre.
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