La nozione di controllo sociale e cioè la necessità che ogni stato sovrano ha di esercitare un controllo sul comportamento dei propri cittadini, per tenerli tranquilli e renderli ragionevolmente docili, si è sempre fondata sulla paura. Sempre il controllo sociale lo si è gestito attraverso la paura”.

Dopo le due guerre mondiali finite con le bombe atomiche, per oltre mezzo secolo i due blocchi mondiali si sono alimentati delle reciproche paure : “la paura del diverso, la paura della guerra nucleare, la minaccia comunista, la cortina di ferro. Dall’altra parte nel blocco comunista è avvenuto lo stesso ma al contrario; la paura dell’occidente“.

Dopo la caduta del muro di Berlino avvenuta nel novembre del 1989, sembrava che il mondo si fosse  liberato dalla sua cappa di paura. Ricordo io stesso, il sollievo e l’euforia di quei giorni.

Eppure proprio in quei giorni “I network più importanti del mondo ed i giornali iniziarono ad usare sempre più di frequente  termini come – emergenza – disastro – strage – cataclisma, ecc. L’uso della parola -catastrofe- dal 1985 al 2000 è sestuplicato. Caduto il muro di Berlino si è ricorso e si sono fomentate altre paure; la paura del terrorismo, del fondamentalismo radicale post 11 settembre, del riscaldamento globale, del buco dell’ozono, della caduta di un asteroide, ecc. La paura ha sempre una causa. La causa può cambiare nel tempo ma la paura è sempre con noi”.

Alcune di queste frasi che avete avuto la bontà di leggere sono virgolettate perchè sono tratte dai discorsi del professor Hoffman, personaggio di fantasia, controcorrente e rifiutato dalla società che conta, nel libro “Stato di paura” , opera del geniale Michael Crichton, autore di best-sellers, prematuramente scomparso.

Ho sempre detto ai miei figli che leggere attentamente un libro di Michael Crichton è come fare un esame all’università o un dottorato di ricerca.

Vuoi conoscere tutto sulla bio-tecnologia e l’ingegneria genetica? Allora leggi “Jurassic park“; così il libro “Preda” tratta delle nano-tecnologie”; “Timeline” della fisica teorica-quantistica e dei multiversi, e così via. 

Vale la pena leggerli tutti i libri di Michael Crichton, ha fatto in tempo a scriverne poco più di una decina, ne saremo certamente molto più arricchiti nella conoscenza e nello spirito critico.

Oggi nel mondo globalizzato e super-connesso le singole paure non erano più sufficienti ad esercitare  un controllo sociale, occorreva una “paura globale” una “Pandemia-Planetaria”.

Non intendiamo partecipare o fomentare le varie teorie complottiste, nè saremo mai in grado di dimostrare che poteri finanziari o sovra-nazionali abbiano creato  ad arte ed alimentato questo nuovo “stato di paura”.

Ma constatiamo che ciò non è nemmeno necessario perchè la paura alimenta se stessa.

Ai politici la paura serve per controllare la popolazione, alle assicurazioni ed alle banche serve la paura per incrementare i dividenti, alle case farmaceutiche serve la paura di ammalarsi e di morire per vendere medicinali e vaccini; agli avvocati servono i pericoli per fare le cause, ai mass media servono storie spaventose per fare audience. Persino i genitori usano la paura per controllare i figli.

La paura si serve anche della naturale religiosità dell’uomo e così la società globalizzata  dei tecnocrati facilita le religioni fondate sulla paura di Dio come l’Islam, o le religioni e filosofie orientali come buddismo e scintoismo fondate sul distacco ed il disimpegno dalla realtà, mentre ostacola con ogni mezzo fino alla persecuzione, la religione giudaico-cristiana fondata sull’intervento di Dio nella storia e sulla libertà dell’uomo nell’accoglierlo.

La paura è senz’altro il più grande affare della terra, la più grande fabbrica di denaro.

Ma, tutto questo non è sufficiente per spiegare appieno l’innegabile fascino e attrazione che la paura e l’orrore, esercitano nelle menti delle persone di ogni età e di ogni estrazione sociale, come si riscontra nella letteratura, nei films, nella musica, nei fumetti ed in ogni tipo di arte o di espressione umana.

E’ come se una immane forza esterna soffiasse sui singoli uomini e sulle società per propagandare la paura .

Ma tutto ciò è sorprendentemente falso.      

La nostra società si fonda su un falso storico: che il mondo sia strutturalmente negativo e che l’uomo sia il maggior cancro della natura, da ciò la necessità di difendersi e di sopravvivere.          

Questa falsità di proporzioni cosmiche va necessariamente smascherata e l’uomo finalmente liberato dalla paura. Come fare?

Continua in un prossimo articolo dal titolo “Liberati dallo stato di paura?”

Michele Albergo

Comments to: “Stato di Paura”

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