Torna il nostro “Fattorino Divergente” Gian Paolo Garello con una composizione poetica di memoria Trilussiana, il grande poeta e pensatore romano. Mettetevi comodi, godetevela, e magari ordinatevi una bella pizza. Saluti divergenti.
“E passiamo la vita a parlare…un giorno, una settimana, una vita, poco importa di cosa, nulla di nuovo sotto il sole.
Una pizza e due chiacchere per stasera per favore.
Sciolte le chiacchiere possibilmente, come una bella combinazione di pugilato, fluida e veloce. Una percussione armoniosa di te che mi parli di te ed io, di me, su quella panchina bianca, con in mano un gelato s’intende. Seduti, ti parlo mentre scorgo i tuoi begli occhi azzurri dietro quella maledetta mascherina.
La prossima consegna non la faccio. Voglio rimanere qua per sempre, tutti invitati nella pizzeria. Conosciamoci tutti e ci ricorderemo che siamo fratelli. Puoi essere figlio del notaio o del macellaio, ma la chiazza di sugo sulla maglietta la devi lavare lo stesso e la Coca-Cola ti sgrassa la gola che è una meraviglia. Chi ha di più darà di più, chi ha di meno, darà di meno. Puoi essere ricco o povero, ma quell’espressione di fame che hai quando ti consegno la pizza è la stessa, te lo assicuro.
C’è un profumo nuovo di Sudamerica che risveglia i nostri sensi da qualche settimana, incredibile il potere di un sorriso… capace di addolcire l’espressione dei più vecchi, e di attirare gli sguardi dei pischelli.
Stasera è andata bene, 10€ di mancia, ma neanche m’interessa più di tanto, d’altronde che vuoi di più di due chiacchere e una pizza? Un ponentino per favore mi potresti rispondere ed io ti darei ragione, ma non se lamentamo sempre che per farlo c’è sempre tempo. Stiamo lì a parlare del futuro, queste conversazioni a tratti mi sembrano banali, proprie di chi non ha più nulla da dire o forse mi mettono a disagio perché non ho nulla da dire. Ma alla fine si parla e si danza nel rito della chiacchera leggera, aiutati da una birra e facendoci due risate col cojone di turno, che se non hai capito ancora chi sia, forse è perché sei proprio te.”
Gian Paolo Garello
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