Questa settimana si vuole presentare un libro datato, ma tematicamente molto attuale.

C.S Lewis, l’acclamato autore delle “Cronache di Narnia“, ci regala in piccolo capolavoro. In appena in 120 pagine l’autore inventa un epistolario fantastico tenuto tra due diavoli: Berlicche, quello più navigato ed esperto, e Malacoda, giovane diavoletto alle sue prime esperienze con gli esseri umani.

Le lettere, dense di profonda ironia, offrono un affresco impressionante sulla natura umana, sul senso religioso e sulle complesse dinamiche sociali con cui i diavoli cercano di interagire. Fu scritto a puntate nel 1941 sulla rivista inglese The Guardian, e in brevissimo tempo fu ristampato come romanzo, su grandissima richiesta del pubblico.

Come redazione ci sentiamo di consigliare questa lettura in quanto estremamente “Divergente“. In tempi come questi, di distanziamento sociale, di paura e confusione, sia a livello istituzionale sia personale, è ancora più necessario tornare all’autoanalisi e all’introspezione. Lewis ci offre esattamente questo, uno spaccato umano di profonda efficacia, con un dettagliato approfondimento teologico innaffiato di sana, inglese, ironia.

Grazie di averci seguito, a presto.

PensieroDivergente

Comments to: “Lettere di Berlicche”

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