“Il contributo che segue è stato redatto da Giovanni A, ragazzo di 11 anni, frequentante la prima media alla scuola Montale di Pescara“
Pochi giorni fa, una normale mattina di sabato, mio padre mi chiese se volevo andare con lui al mare. Io fui abbastanza sorpreso, lui continuò dicendo che avrebbe giocato a tennis mentre io sarei andato a farmi una passeggiata lungomare dopo giorni e giorni che mi avevano fatto dimenticare l’infinita bellezza che emanava da quel capolavoro blu. Camminando e camminando mi trovai di fronte al mare, osservavo la sua maestosità, la sua imponenza e la sua dolcezza. Le parole che mi suggerì la testa, delle parole che solo al mare potevo confidare, si espressero in quel momento.
Caro mare, è da tanto che ti immaginavo nei miei pensieri e adesso finalmente sei di nuovo davanti ai miei occhi abbagliati dal sole riflesso su di te. Ho tanto da raccontarti, non puoi immaginarti cosa è successo e che terribile virus si è scatenato. Tutti gli uomini si sono spaventati. Tu mi potresti chiedere da che cosa si sono potuti tanto impaurire, io ti risponderei con certezza che è la morte ciò che più ci spaventa.
Poiché infatti ognuno teme di andarsene da questa bella terra. Nessuno vorrebbe concludere qualcosa che si sa con certezza che ti dà e ti darà emozioni, dolori, gioie, ti farà ridere, ti farà piangere ma soprattutto ti accerterà che tu sei vivo.
Purtroppo molti non si accorgono di questa vita. Non si accorgono dell’importanza che equivale al di fuori di tutto ciò, la vita oltre quella terrena. Se tu non sai vivere, come fai a sentirti vivo e a sapere che se sei così felice di ciò che hai fatto, la tua vita sarà così bella che supererà la morte.
Prendiamo la nostra vita e facciamone un capolavoro, come dice il grande Giovanni Paolo II.
Caro mare. Ciò che voglio dirti in questo lungo discorso è che se ognuno di noi sapesse l’importanza di ogni singola vita e spendesse tutto il suo “vivo” per rendere la sua vita meravigliosa, niente ci farebbe più paura. Facendo questo, con gioia e fede nella vita, passo passo, ognuno di noi raggiungerà il traguardo della vita.
Caro mare, non preoccuparti perché, nonostante tutti gli sbagli che possono essere commessi nel mondo, la speranza e la vita non svaniranno mai.
Giovanni A (undici anni).
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