L’odore aspro
della rugiada mattutina
fievole respiro della terra,
traccia delicata e fresca
dell’invisibile amplesso
con il freddo notturno.
Il soffice colore
dei germogli primaverili,
ancora disadorni
dei paramenti estivi
e del seducente odore
di cui la maturità
li onorerà.
Il bianco fervente
della neve lontana,
amante gelosa
della protettiva roccia
dalla quale mai si stacca
e sempre penetra
in un infinito addio.
Il blu aggressivo
del mare virile
di fine primavera
che sfida gli
avventurosi
a solcarlo senza strade,
indomito
nella sua costante maestà
e paurosa regalità.
Respiro la mattina
del giorno nuovo
dalla finestra immobile
della mia quarantena,
e tutto ciò non vedo
ma so che vive
oltre il mio sguardo.
Classe ’94, diplomato al liceo classico di Pescara Gabriele D’Annunzio, Laureato in Giurisprudenza alla Luiss di Roma e ora praticante notaio. Appassionato di cinema e viaggi, si divide tra la gestione di PensieroDivergente e lo studio notarile.
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Show comments Hide commentsProfondo e riflessivo peraltro intriso di un velo di tristezza ma con l\’immagine di una natura rigenerata e meravigliosa