L’odore aspro

della rugiada mattutina

fievole respiro della terra,

traccia delicata e fresca

dell’invisibile amplesso

con il freddo notturno.

Il soffice colore

dei germogli primaverili,

ancora disadorni

dei paramenti estivi

e del seducente odore

di cui la maturità

li onorerà.

Il bianco fervente

della neve lontana,

amante gelosa

della protettiva roccia

dalla quale mai si stacca

e sempre penetra

in un infinito addio.

Il blu aggressivo

del mare virile

di fine primavera

che sfida gli

avventurosi

a solcarlo senza strade,

indomito

nella sua costante maestà

e paurosa regalità.

Respiro la mattina

del giorno nuovo

dalla finestra immobile

della mia quarantena,

e tutto ciò non vedo

ma so che vive

oltre il mio sguardo.

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Comments to: Sguardo
  • 9 Maggio 2020

    Profondo e riflessivo peraltro intriso di un velo di tristezza ma con l\’immagine di una natura rigenerata e meravigliosa

    Reply
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